martedì 23 ottobre 2012

Tin-Tin cammina!


Il 4 ottobre, festa di S. Francesco, patrono degli animali (lo so che sembra che non c'entri ma c'entra), Tin-Tin si è messo a camminare.
Eh si', il mio animaletto ha cominciato a zampettare una mattina quando l'ho posato per terra, in piedi.
Ma mentre i Nani precedenti, a loro tempo, il primo giorno, dopo estenuanti insistenze dei loro genitori nonché nonni o zii o cugini che dicevano "Daaai! Vieni quiiii! Daaaai amoore! Fai un passettino!"tendendo mani , braccia, giochi, biscotti o chiavi o telefonini; mentre, dicevo, i Nani facevano finalmente 1 passo per poi cadere, e il secondo giorno al massimo due o tre, ben circospetti, ebbene Nano 4 si è lanciato cosi', 10 passi di fila, e poi subito su e via ancora.
Beh, aveva 15 mesi per carità, non voglio certo dire che sia precoce, ma sono rimasta cosi'... felice!
Per non parlare poi dei suoi fratelli stupitissimi! Dedé rideva come un matto! Deve essergli sembrato strano che anche "quello piccolo" si fosse drizzato.
Il mattino dopo Tatà, che tutti i giorni prega (nel suo gergo italo-francese) "perché Dédé gherisca dalla sua maladia e puissa parlare e camminare", nella sua preghiera ha detto "Ti ringrazio che Tin-Tin puo' camminare".
Per me era sottinteso che Nano1 e Nano2 avessero capito che Nano 4 non è handicappato, visto tutte le cose che fa già più di Nano3. E comunque glielo avevo detto fin da quando era piccolo che "Tin Tin è sano e camminerà".
Ma si vede che Tatà aspettava di vedere se era veramente vero, se poteva camminare davverissimo! Per lui non bastava che Tin Tin prendesse gli oggetti senza difficoltà, che se ne andasse in giro a quattro zampe, che mangiasse velocissimo. Per la prova determinante era che camminasse.
E ha aggiunto "Ti prego che possa anche parlare".

lunedì 10 settembre 2012

Il riposo estivo #2

Dicevamo il mare.
Allora: come fare per andare in spiaggia con la famigliola composta dai 6 personaggi di cui al post precedente. Il secondo giorno di vacanza;
Ebbene:
- svegliarsi (già si comincia male...)
- fare e dare la colazione a tutti: ossia un biberon (preparato da Isa ma dato da Nano 1 o Nano 2 a Nano 4 comodamente stravaccato sul suo passeggino), 2 x latte con cacao, pane abbrustolito e burro o marmellata e succo di arancia, 2 x thè, pane abbrustolito e marmellata, yogurt, succo di arancia, caffè, più la crema pasticcera da fare per Dédé, il quale ci mette circa un'ora per mangiarla.
Il tutto deve essere preparato e trasportato sulla tavola del giardino e riportato in casa naturalemente da Isa. Monsieur scende e si accomoda direttamente al tavolo della colazione, grazie al suo tendine di Achille malatino.
- sparecchiare il tutto, lavare (niente lavapiatti!!)
- mettere tutti in macchina
- guidare fino al mare, con qualche coda
- decidere di andare nel parcheggio vicino alla spiaggia
- avviarcisi, ma essere fermata giusto un attimo prima della catastrofe dall'urlo selvaggio di Monsieur: "ça passe paaaaaaas!". Ossia: se si ha ancora il baule da tetto non si puo' passare sotto quel sadicissimo arco di metallo messo all'ingresso del parcheggio per impedire l'accesso a camper, camion etc, nonché a povere sventurate famigliole che non hanno avuto il tempo o la forza di togliere il baule da tetto appena arrivate a destinazione e une volta scaricate tonnellate di attrezzature, vettovaglie, indumenti, giochi, etc.
- ok, fare marcia indietro sulla strada trafficatissima, e avviarsi verso un piazzale simile a un parcheggio, proprio di fianco.
(nel frattempo mezzogiorno è suonato, l'ora più adatta per portare in spiaggia i bambini, come tutti sanno benissimo. Temperatura al sole: 42 gradi. Ombra non ce n'è)
- parcheggiarsi nel piazzale suddetto
- essere subito abordati da un abbronzatissimo parcheggiatore che vi informa che si tratta del parcheggio riservato al ristorante di spiaggia "Caribù"
- sorridere molto, parlare di Dédé che non puo' camminare e di Tin-Tin che non sa camminare e di Monsieur che fa fatica a camminare
- ottenere cosi' il permesso di parcheggiarsi li' (MERCIIIII!!!!!)
- scaricare 2 passeggini di cui uno che pesa 25 kg vuoto
- scaricare 1 grosso sacco di giochi da spiaggia, 1 borsa di asciugamani etc, 1 ombrellone con piede appuntito di metallo arrugginito (sempre utile in caso di aggressione ma un po' rischioso in presenza di Nani in libertà), 1 borsa termica con bibite e "ghiaccio finto", 4 Nani e 2 stampelle.
- Chiedersi come fare per raggiungere il bagnasciuga. Distanza: 100 metri in linea di sabbia.
- Respirare, farsi coraggio
- Resistere alla tentazione di fuggire, nonché a quella di rimettere tutti e tutti in macchina (tanto ormai è già un forno) e tornare indietro
- Rassicurare Monsieur
- Dare ordini: Nano 1 tu vieni con me e Tin-Tin (nel passeggino) e porti questa borsa, Nano 2 tu resti con papà e Dedé e il resto delle cose.
- Camminare tirando sulla sabbia sotto il sole il passeggino, con borsetta, ombrellone e borsa frigo.
 (provare per credere: tirare un passeggino sulla sabbia è une di quelle cose che ti fanno chiedere perché Dio non ha creato la fisica in modo leggermentoe diverso...)
- Arrivare a un un posto che si puo' considerare adatto cioè: vicino all'acqua, lontano dai topless, meno lontano possibile dal parcheggio
- Piantare e aprire l'ombrellone arrugginito, con sforzi enormi e diperati.
- Metterci sotto il passeggino con Tin Tin e la borsa frigo nonché l'altra borsa.
- Intimare a Nano 1 di restare con fratellino, non andare a giocare con l'acqua, urlare se qualcuno vuole prendere lui o Tin-Tin, e aspettare che la mamma torni senza piangere. Lo so che chiedo troppo.
- Con il cuore ormai affaticato, i vestiti appiccicati e i rigagnoli di sudore, tornare alla postazione di Monsieur (nel frattempo resistere alla tentazione di lasciarlo dov'è, fare il bagno e prendere il sole, tanto da solo non avrebbe mai potuto raggiugerci con tutto qualla roba)
- Fare un altro giro come il primo, ma con il passeggino di Dedé, che pieno pesa 38 kg... e tirarlo sula sabbia non è cosi' facile... e in più ancora borsetta (mai più la lasciavo in spiaggia), altra borsa e Tatà da incoraggiare a camminare, nonché Monsieur esasperato dal caldo e dal male...
- Una volta tutti in spiaggia, cercare di rilassarsi....
- Beh, alle 14 eravamo a casa per pranzo (da cucinare naturalemente)....
Non vi dico quant'è stato bello... ( e non dico niente del riportare tutto indietro).
Ma la cosa più bella era vedere la gente sdraiata al sole che ci guardava passare e non alzava un dito...
Ma probabilmente avevano ragione loro, in fin dei conti erano in vacanza e, come dice mio zio "Trulli Trulli chi li fa se li trastulli!".

martedì 4 settembre 2012

Il riposo estivo #1

Fra due giorni ricomincia la scuola, e le vacanze di Isa!
Non dovrei lamentarmi perché abbiamo fatto tante vacanze, varie e belle, ma devo dire che l'inizio è stato talmente riposante che avevo bisogno di comprese multivitaminiche e caffé per sopravvivere...
Il bello è vedere le cose all'indietro e rendersi conto che tutti i timori preventivi erano... guistificati, ma tutto è finito!
Il problema che mi impediva di dormire da 15 giorni prima della partenza era: come fare, io Isa, per trasportare la mia famigliola (composta da un marito con stampelle, 2 Nani "grandi" di 7 e 5 anni, un Nano "medio" ma handicappato, e un Nano minuscolo) a 800 km da casa, con tanto di 2 passeggini di cui uno che pesa 25 kg e riempie a lui solo l'immenso baule della macchina, un lettino pieghevole, una seggiolina "speciale Dedé" e tutte le valigie, queste ultime da mettere nel baule da tetto il quale doveva essere comprato e montato.
Inoltre, ammesso che fossimo arrivati a destinazione, mi chiedevo come avremmo fatto a sopravvivere in una casa a tre piani e con i personaggi suddetti. Ossia 2 piccoli da trasportare su e giù, un marito che stentava a trasportare se stesso, mangiare in giardino con Nani e relativi accessori da trasportare, nonché assicurare il servizio pasti e cura della casa con tutti questi ometti simpatici ma poco efficaci... e in più le visite, le passeggiate e il mare! E in più 3 volte a settimana la fisioterapia per Monsieur, da accompagnare e riprendere in macchina con tanto di Nani al seguito. E in più un appuntamento all'ospedale per Monsieur per togliergli il gesso...
Beh, se sono qui a scrivere significa che siamo sopravvissuti! Ossia: non abbiamo saltato neanche un pasto, abbiamo dormito tutte le notti a casa, abbiamo onorato tutti gli appuntamenti, siamo stati al mare e a far visite "culturali", abbiamo anche invitato amici a casa.
Beh, i pasti non erano proprio all'ora giusta, le notti non abbiamo proprio dormito sempre (la prima settimana per il caldo i Nani si svegliavano a turno tutti per assicurare delle vere notti in bianco a Isa che era la sola che poteva alzarsi), ma ce l'abbiamo fatta.
Per il mare? Alla prossima puntata istruzioni dettagliate per andarci nelle condizioni descritte sopra.

lunedì 28 maggio 2012

Il tallone di Monsieur

Domenica. Relax. Barbecue. Monsieur si rilassa. Gioca persino a calcio. I bambini sono felici di giocare con papà, soprattutto Nano 1.
Monsieur corre, gioca, si ferma, riparte... ma il piede dietro resta a terra mentre la gamba è partita. ZAC.
Il tendine di Achille e di Monsieur si è rotto. Ahi ahi ahi.
Monsieur è per terra, tutti gli amici intorno.
Ahi ahi ahi.
Se si tocca dietro alla caviglia, non si sente più niente. Il tendine rotto si è anche ritirato.
Monsieur ha male, tanto male.
Isa che chiacchierava con amiche un po' più in là arriva, di bianco vestita, e propone l'estrema unzione... "per sdrammatizzare". Un bacio. Ma non basta.
Pronto soccorso, notte in ospedale, operazione l'indomani. Gesso. Altra notte in ospedale. Ci vorrà un bel po' di tempo senza camminare, e poi la rieducazione. (magari fosse una vera ri-educazione! se potessi metterci il naso io oserei proporre qualcosina....)
Ma Monsieur deve lavorare, i clienti lo aspettano.
Monsieur è molto arrabbiato con Achille. Lui deve lavorare invece a causa del tallone di Achille non puo'.
Isa dal canto suo ha sempre la casa piena di persone che la aiutano con i Nani. Un amico li ha persino portati al circo. Cosi' Nano 1 ha potuto smettere di pensare a quello che lo aveva fatto piangere: la sera stessa dell'incidente Nano 1 diceva nel suo lettino "sono triste perché papà si è fatto male per colpa mia perché gli ho chiesto di giocare a calcio".

lunedì 14 maggio 2012

Da tanto

Lo so, lo so che non scrivo da troppo.
Vorrei ma non riesco.
Il tempo ci sarebbe, se si considera il numero di blog culinari che seguo.
Ma mi sento certe volte diversa, certe volte incomprensibile per chi non abbia un bimbo come il mio.
Mi sembra che le gioie e il dolore che Dédé mi da non possano distillarsi in modo potabile da altre persone.
Che per spiegare qualsiasi novità ci vogliano troppe spiegazioni sul contesto.
Ho paura di essere noiosa e patetica.
Mi sembra di essere uscita dal campo delle mamme "normali", e che esse non mi considerino più tale.
Che nessuno possa immaginare che una mamma di un bimbo che non parla né si muove a quattro anni possa essere cosi' felice di averlo, e nello stesso tempo pianga.
Lo so, ci sarebbero tanti altri argomenti su cui scrivere (le torte in primis).
Ma l'essenziale è sempre nei miei pensieri e mi differenzia.
Nano4 si mette in piedi!

sabato 28 gennaio 2012

Altroché Natale

Oggi ho comprato un seggiolone per Tin-Tin.
L'arrivo di un oggetto imballato nella nostra casa costituisce per i Nani un avvenimento eccezionale.
Ma non tanto per il contenuto, bensi' per il contenente!
Nella fattispecie, il seggiolone di legno era smontato ed ogni parte imballata in cartoni, sacchettini e plastiche varie.
Per le 3 ore seguenti l'apertura del pacco i Nani hanno dato libero corso alla loro fantasia.
Innanzitutto hanno fatto scoppiare tutte le bollicine d'aria della plastica anti-shock.
Poi Tatà ha trasformato un'altra plastica da imballo in mantello.
Nel frattempo Nano 1 utilizzava il cartone più grande per farsi un'armatura.
Tatà poi mi ha chiseto di tagliargli i bordi dei cartoni per farne delle spade.
I cartoni grandi di Daniel si sono successivamente trasformati in aerei, con tanto di ali, poi in una casa (annessa al divano, ma l'effetto era molto simile a quello dei rifugi di fortuna dei barboni), in un castello ed alla fine in zattere su cui i Nani vogavano strisciando per tutta la casa.
Visto che nel frattempo la sottoscritta montava il seggiolone, faceva bagni a Nani piccoli e preparava la cena (un'amica era attesa), le attività dei Nani sono state lasciate evolversi in modo spontaneo e libero. Tipo "fate quello che volete per un po', che cosi' posso stare un po' tranquilla a fare quello che devo fare io".
Ma il risultato è stata una distesa di pezzetti di cartone e altri detriti sparsi in camera dei nani 1 e 2 e in salotto.
Per fortuna che l'elmo di Nano1 (fatto col cartone di un pandoro) è servito per raccogliere tutti i pezzetti più piccoli e metterli alla "poubelle" (che in lessico franco-famigliare vuol dire immondizia, o "rusco" in lessico "bologno-famigliare).
Uno si scervella per trovare dei regali di Natale (pardon, dei Re Magi) fantastici, e poi guarda te che basta comprare un seggiolone ( peraltro quasi del tutto ignorato) per suscitare cotanto entusiasmo.
Persino Dedé partecipa alla gioia dell'arrivo di imballaggi. Ama molto la plastica che fa rumore e i pezzi di cartone.
Non mi resta che continuare a comprare oggetti ingombranti e bene imballati.
Monsieur, prepàrati.

mercoledì 4 gennaio 2012

Il pane

In questo paese invece del pane si mangiano "baguettes".

Le due estremità noi in famiglia (cioè Isa e i Nani) le chiamiamo "il culetto" della baguette.

Stasera a tavola ho dato un "culetto" della "baguette" a Tatà, il quale tutto contento (perché gli piace la crosta) ha detto a suo fratello (in lingua gallica che qui traduco): "Mi mangio il culetto del pane, e poi farà la cacca nella mia pancia, ah ah ah!!!".

Ecco cosa devo sopportare finché cerco di imboccare Dedé durante la cena....