sabato 28 gennaio 2012

Altroché Natale

Oggi ho comprato un seggiolone per Tin-Tin.
L'arrivo di un oggetto imballato nella nostra casa costituisce per i Nani un avvenimento eccezionale.
Ma non tanto per il contenuto, bensi' per il contenente!
Nella fattispecie, il seggiolone di legno era smontato ed ogni parte imballata in cartoni, sacchettini e plastiche varie.
Per le 3 ore seguenti l'apertura del pacco i Nani hanno dato libero corso alla loro fantasia.
Innanzitutto hanno fatto scoppiare tutte le bollicine d'aria della plastica anti-shock.
Poi Tatà ha trasformato un'altra plastica da imballo in mantello.
Nel frattempo Nano 1 utilizzava il cartone più grande per farsi un'armatura.
Tatà poi mi ha chiseto di tagliargli i bordi dei cartoni per farne delle spade.
I cartoni grandi di Daniel si sono successivamente trasformati in aerei, con tanto di ali, poi in una casa (annessa al divano, ma l'effetto era molto simile a quello dei rifugi di fortuna dei barboni), in un castello ed alla fine in zattere su cui i Nani vogavano strisciando per tutta la casa.
Visto che nel frattempo la sottoscritta montava il seggiolone, faceva bagni a Nani piccoli e preparava la cena (un'amica era attesa), le attività dei Nani sono state lasciate evolversi in modo spontaneo e libero. Tipo "fate quello che volete per un po', che cosi' posso stare un po' tranquilla a fare quello che devo fare io".
Ma il risultato è stata una distesa di pezzetti di cartone e altri detriti sparsi in camera dei nani 1 e 2 e in salotto.
Per fortuna che l'elmo di Nano1 (fatto col cartone di un pandoro) è servito per raccogliere tutti i pezzetti più piccoli e metterli alla "poubelle" (che in lessico franco-famigliare vuol dire immondizia, o "rusco" in lessico "bologno-famigliare).
Uno si scervella per trovare dei regali di Natale (pardon, dei Re Magi) fantastici, e poi guarda te che basta comprare un seggiolone ( peraltro quasi del tutto ignorato) per suscitare cotanto entusiasmo.
Persino Dedé partecipa alla gioia dell'arrivo di imballaggi. Ama molto la plastica che fa rumore e i pezzi di cartone.
Non mi resta che continuare a comprare oggetti ingombranti e bene imballati.
Monsieur, prepàrati.

mercoledì 4 gennaio 2012

Il pane

In questo paese invece del pane si mangiano "baguettes".

Le due estremità noi in famiglia (cioè Isa e i Nani) le chiamiamo "il culetto" della baguette.

Stasera a tavola ho dato un "culetto" della "baguette" a Tatà, il quale tutto contento (perché gli piace la crosta) ha detto a suo fratello (in lingua gallica che qui traduco): "Mi mangio il culetto del pane, e poi farà la cacca nella mia pancia, ah ah ah!!!".

Ecco cosa devo sopportare finché cerco di imboccare Dedé durante la cena....