venerdì 29 ottobre 2010

Bi-lingue

Nano1: Mamma ma quando saro' gvande come faro', che non potvo' più parlare italiano?
Isa: Come, non portai più parlare italiano?
Nano1: Eh, perché qui nessuno sa l'italiano, allora come faccio a parlare italiano?
Isa: Ma noo, portai parlare con la mamma, con Tatà e Dedé, ...
Nano1: Si' ma, quando savo' sposato...
Isa: Beh, magari anche tua moglie parlerà italiano, come la mamma...
Nano1: NO.

lunedì 27 settembre 2010

Cimitero

Vicino all'asilo di Nano1 c'è un cimitero. Tutte le domande legate mi sono state fatte ed hanno avuto risposte più o meno convincenti.
Comunque ha capito l'essenziale.
L'altro giorno passandoci davanti, leggiadro ha detto:
"Il cimitero è vicino alla scuola cosi' se un bambino cade, bah... lo portano subito al cimitero."

giovedì 2 settembre 2010

Ripresa

Sono passati 12 giorni da quella famosa notte del rientro e dei vermi, e si sente pochissimo odore. Ma ogni giorno abbiamo mosche verdi, nere, grandi piccole, moscerini ed altri insetti putrefazivori le cui uova sono state deposte in nostra assenza e che vengono alla luce.
Comunque questa avventura ci ha spinti a dare una svolta alla casa. Avendo vissuto 3 settimane in una casa affittata per le vacanze, solo con le cose che avevamo portato (peraltro non poche), mi sono detta che sarebbe bello allaggerire la casa in cui viviamo tutto l'anno, sbarazzarsi dall'accumulo di oggetti e cibo in cui viviamo. Sono sempre stata totalmente priva di essenzialità, ma l'ho sempre ammirata negli altri.
Questi buoni propositi si sono concretizzati in qualche grasso sacchetto di vestiti da dare via, nell'eliminazione della scrivania a due piani di Monsieur (bontà sua), nel ripensamento del salotto (con relativi acquisti di lampade più "accoglienti" - è stato questo il mio criterio di scelta), e nel proposito di eliminare molte altre cose.
Per quanto riguarda la cucina, abbiamo dovuto svuotarla di tutte le derrate e altri oggetti che si trovavano ovunque (eccetto negli armadietti), soprattutto per terra e sopra il frigo, onde poterla disinfettare dal pavimento al soffitto. In conseguenza la sala era invasa (oltre che da tutti i bagagli del ritorno) da casse di cibo. Con l'arrivo del nuovo frigo (dieci giorni senza... non li raccomando a nessuno) ho deciso di comprare poco fresco, per poter vedere tutto il contenuto del frigo e non dimenticare niente, e soprattutto mi sono fatta il divieto di comprare cibo secco prima di aver finito tutto il contenuto delle casse e degli armadietti. In effetti avevo accumulato troppe cose essenzialmente per questi motivi:
- necessità di avere TUTTI gli ingredienti possibili e immaginabili per poter realizzare QUALSIASI ricetta di cui avessi il desiderio, in QUALUNQUE momento;
- difficoltà di fare la spesa, ossia presenza incessante dei bambini, con rari momenti di libertà, in cui approfittavo per comprare TUTTO
- consultazione frequente di ricette su riviste, libri, internet etc, e acquisto degli ingredienti richiesti "per il caso in cui ne avessi bisogno"
- acquisto di ingredienti "difficili da trovare" ma richiesti da qualche ricetta consultata, e quando li trovavo dovevo assultamente appropriarmene per non correre il rischio di non trovarli più
- esempio di un papà che comprava l'olio e lo zucchero a pacchi di 12 ("ma ha fatto la guerra")
Risulato: armadietti straboccanti e non solo gli armadietti.
(questa confessione mi risulta piuttosto difficile da fare, ma fa parte della terapia che mi impongo per diventare "essenziale" almeno in cucina).
Monsieur mi dice sempre "si vede che hai fatto la guerra". O "in caso di carestia potremmo sopravvivere un mese".
Ebbene, voglio che non sia più vero.
Quindi per esempio ho dato l'attacco ai 10 kg circa di farine da pane diverse: ogni giorno mangiamo un pane diverso. Pane di campagna, pane multicereali, pane mediterraneo, pane bianco, pane biologico, brioche, pane al latte...
Ogni giorno mangiamo (al posto della pasta) dei cereali diversi: riso, riso integrale, grano, quinoa, bolghour, semolino, ... Questa sera ho fatto il rio al latte alla vaniglia, che il Nano1 ama molto e il Nano3 comincia ad apprezzare seriamente. E anch'io (per fortuna la bilancia è rotta e l'estate lontana).
Devo smaltire un sacco di scatole: ananas, funghi, piselli, latte di cocco, fagioli, pomodori, crema di marroni, tonno, sardine, salmone, olive, pesche, condipasta, ...
Oggi ho messo a posto l'armadietto "pasticceria" e ho dovuto eliminare bustine di lievito scadute e sacchetti aperti di frutta secca. Nella mia collezione rimangono: nocciole intere, nocciole in polvere, mandorle intere, mandorle a fettine, mandorle in polvere, noci di cajou, gherigli di noci, noccioline, uvetta di Corinto, uvetta chiara, scorzette di arancia, frutta candita, pasta di mandorle monocolore e in tre colori, almeno 20 bustine di lievito chimico, altre 20 di lievito secco di birra, e di zucchero vanigliato, di lievito per salati, foglie di gelatina, 10 scatole di torrtagel (in Francia non si trova...), 2 di Idrolitina (ricordi d'infanzia...), pannafix, nonché decorazioni per dolci e tanto altro...
Sento che domani dovro' fare un dolce per merenda.
Chissà se riusciro' a tenere i miei propositi.
Chi vivrà vedrà.

giovedì 26 agosto 2010

Rientro

Abbiamo passato delle vacanze bellissime. Ma non è di questo che voglio parlare oggi, forse un altro giorno.
Il rientro è stato un po'... speciale. Dopo 8 ore di viaggio ci siamo farmati a mangiare in un Mc Donald's (non ne ho mai cercato uno cosi' a lungo in vita mia, di solito li trovi subito, invece è stata una vera caccia al tesoro). Stavamo consumando con voluttà i cibi succulenti quando il mio telefonino ha suonato, con il nome della mia vicina scritto sopra. Nelle notti insonni immaginavo che ci potesse chiamare per segnalarci la visita dei ladri, quindi è con una certa appprensione che ho risposto. Ma niente ladri. Semplicemente mi ha detto con tono leggiadro che da qualche giorno un odore "bizarre" (che vuol dire strano, ma rende meglio l'idea) si sprigionava dalla nostra casa.
Quando ho messo giù Monsieur e io ci siamo guardati e... via alle ipotesi!
- un animale è penetrato nella nostra casa, è morto e si sta putrefacendo
- un ladro è passato dal tetto, entrato in casa, non è riuscito a uscire, è morto e si sta putrefacendo (ci toccherà chiamare la polizia, uffa...)
- la vicina strega del piano terra è penetrata nella nostra casa, non è riuscita a uscire, è morta e si sta putrefacendo (chiameremmo la polizia? macché, la buttiamo nell'immondizia e chi s'è visto s'è visto)
- Monsieur prima di partire (è rimasto solo a casa dieci giorni) si è dimenticato un sacco dell'immondizia che sta marcendo
- c'è stata una perdita d'acqua
... Ma poi gli dico, Monsieur, il freezer... non avrai mica staccato la corrente prima di partire????
Monsieur ha cambiato colore. Gli succede nei momenti di grande emozione e non puo' impedirselo. Rosso bandiera. Poi ha detto "Non mi ricordo, non credo, sono partito in fretta...".
Ok. Ok, restiamo calmi. Abbiamo ancora 2 ore di macchina, sono le 22.
Nell'avvicinarci a casa cercavo di alleggerire l'atmosfera (i 3 Nani dormivano) sussurrandogli "Si sente già l'odore da 1 km..." oppure "guarda la polizia che ci aspetta...", o "se è la vicina almeno ce ne siamo sbarazzati...".
Monsieur mi ha detto "lasciamo la macchina in giardino e saliamo insieme". Era mezzanotte.
Ok. Già dall'entrata odore di cadavere.
Chiave nella porta.
1-2-3 si apre... impossibile respirare, ronzio di mosche, la luce non si accende, mi precipito ad aprire tutte le finestre. Monsieur aveva accuratamente chiuso imposte E DOPPI VETRI, per avere la casa perfettamente ermetica.
Riattacare la corrente, entrare in cucina, ci sono delle bestiole per terra davanti al frigo.
Sono vermi bianchi. Si muovono. Odore insostenibile. Dentro i tre cassetti del freezer, 5 centimetri di liquido putrefatto con ex-surgelati e soprattutto migliaia di vermi che si muovono.
Primo sforzo di vomito.
Ho messo a letto il Nano 3 (che si era svegliato nel frattempo) nonostante l'odore, povero piccolo. Non riusciva ad addormentarsi ma poi ha ceduto alla stanchezza.
Poi abbimo cercato di pulire. Monsieur ha tirato fuori TUTTI i prodotti per le pulizie, e ha cominciato ad aspergere i vermi per terra. Non sono morti nonostante il trattamento con: Destop ossia soda caustica sturalavandini, ammoniaca, alcool, spray contro i parassiti delle piante, candeggina, cif, aiax, detergente per piatti...
Io gli dicevo "Ma Monsieur, è meglio PRIMA togliere vermi e marciume, POI pulire e disinfettare!". "Si' ma mi aiuta a sopportare l'odore". Perché dopo aver messo la mano tra i vermi per tirare fuori sacchetti di cibo marcio stavo davvero per vomitare quindi l'ameno compito è passato a Monsieur, finché io tenevo il sacco nero bene aperto. Mi ha detto che attraverso il guanto ha sentito che il liquido vermicolante era CALDO. Bleah. Io cercavo di non respirare, invece Monsieur si faceva coraggio parlando: "Anche questo fa parte della Creazione... E' solo un momento spiacevole da passare, poi sarà finito....".
Beh, abbiamo pulito per 4 ore e mezzo, le mosche non se ne andavano perché fuori faceva buio. Abbiamo dovuto accendere la luce sulle scale e spegnerla in casa per farle uscire un po'.
Alle 4 e mezzo i Nani "grandi" si sono svegliati in mcchina e hanno cominciato a piangere terrorizzati. Presi e messi a letto intimando loro di non respirare fino a nuovo ordine.
Poi abbiamo preso i sacchi puzzolentissimi e siamo usciti in strada per cercare un cassonetto che non fosse quello della nostra casa. Erano le 4 e mezzo. Ma mi sono accorta che c'era un uomo in una macchina, proprio dietro a Monsieur. Allora come in un film gli ho detto piano da lontano "Attento c'è una persona, torna indietro come si niente fosse" (è proibito buttare rifiuti nei cassonetti altrui). Chissà cos'avra pensato 'sto tipo nel vedere una coppia che esce alle 4 e mezza di notte con sacchi neri pesanti e puzzolenti, cerca dove buttarli e poi scappa appena si vede scoperta. Allora abbiamo messo i sacchi sul tetto della macchina di Monsieur e siamo andat ia buttarli in un cassonetto comunale a un km.
Ritorno a casa, stessa puzza. Stesse mosche. Abbiamo portato su qualche valigia poi siamo andati a letto ma non siamo riusciti a dormire a causa dell'odore. Ha impregnato tutto: letto, vestiti negli armadi, tende, tovaglie....
Durante le tre settimane della nostra assenza le mosche non potendo uscire di giorno come avrebbero voluto si erano posate sulle tende e sui vetri e le avevano riempite di cacche puzzolentissime. Un sacco di macchiette nere. E sui muri. E sui mobili della cucina. E sui mestoli appesi, sulle medicine posate sul mobile, ....
Abbiamo dovuto gettare il frigo perché i vermi erano entrati persino nelle guarizioni di gomma, le quali omunque erano talemente impregnate di odore da non poter più servire. L'odore pestilenziale se n'è andato in buona parte solo la sera successiva quando Monsieur e un gentile amico hanno portato il frigo il giardino. Il nuovo frogo arriva martedi', ossia in tutto 10 giorni senza frigo. Ho comprato una ghiacciaia elettrica, di quelle che si possono attaccare in, macchina o in casa, e ogni giorno la mia gentile vicina del primo piano mi rifornisce in ghiaccio artificiale.
Ma da sabato ad oggi (che è giovedi') l'odore rimane un po'.
Nonostante il trattamento con candeggina su tutto il pavimento della cucina 3 volte al giorno (bravo Monsieur), per i primi tre giorni la mattina trovavamo sempre qualche verme in mezzo alla cucina. Chissà da dove uscivano. Adesso non ci sono più vermi (che i, realtà erano larve di mosche) ma solo un sacco di mosche nere, verdi, grosse piccole, bébé, che nascono ogni giorno nella nostra accogliente casa e muoiono dopo poco grazie all'insetticida di cui facciamo uso enorme ed imprudente.
Potro' ancora partire per le vacanze prima di Monsieur?
Il bello di tutto cio' è che avro' un nuovo frigo...

lunedì 21 giugno 2010

Scioccata...

Oggi sono andata a far la spesa e finché facevo la coda alla cassa ho visto una donna con il velo integrale: tunica nera, velo nero e viso coperto di nero, si vedevano solo gli occhi. E poi guanti neri. In questo periodo ne vedo sempre di più.
Nel pomeriggio sono andata a prendere Nano1 a scuola e ho visto un uomo in divisa da islamista, con cappello, tunica, barba lunga. Aveva con se un bel bambino bruno di circa 4 anni. Mi son detta "povero piccolo", ma fra 20 anni considererà le donne come degli esseri inferiori, che non devono far vedere la minima parte del loro corpo a nessuno che non sia il loro signore e padrone, ossia il loro marito, le le donne vestite normalmente come delle prostitute infedeli dene di morte.
Poi nel pomeriggio per andare a prendere Tatà con Nano1 mi sono parcheggiata. Vicino a me si parcheggia una macchina e vedo scendere lo stesso uomo. Scende anche la donna, la stessa col velo integrale di stamattina. E poi il bambino brunetto. Li stavo guardando con disgusto, tentata di fotografarli col telefonino (se avessero avuto qualcosa in contrario avrei risposto che del diritto all'immagine la signora non puo' certo avvalersi, visto che non si vede niente), quando Nano1 mi dice "Mamma mamma, scendi il finestrino!" (franscesismo). Ho obbedito e subito Daniel a detto "IMRAN! IMARAAAN! Sei mio amico?". Era un suo compagno di classe...

giovedì 17 giugno 2010

Ladro

Oggi a Monsieur è stato rubato il suo telefono del cuore, il suo I phone (nel suo caso si doveva chiamare I love). In treno alle 6.30 del mattino stava consultando internet quando un "giovinastro" (di cui non cito l'origine per non essere politicamente scorretta, ma tant'è) gliel'ha strappato dalle mani ed è fuggito a gambe levate. Ma l'intrepido Monsieur non poteva lasciar rapire il suo grande amore senza colpo ferire, quindi con scatto fulmineo si è precipitato dietro il fuggente, lasciando il suo altro amore (che si chiama Mac Book) nella borsa sul sedile del treno. Per evitare che il treno ripartisse ha suonato l'allarme (3 secondi fatidici) ed ha raggiunto il ladro solo quando quest'ultimo stava saltando la recinzione della stazione, e gli ha toccato il piede senza poterlo prendere. Poi è tornato mestamente in treno, ha recuperato borsa e computer ed è andato dalla polizia per fare la denuncia. (In seguito ha chiamato la sottoscritta alle 7 per avere i codici del contratto etc, dando una bellissima sveglia a tutta la casa).
Ero un po' triste per Monsieur (sono troppo buona, avrei dovuto rallegrarmi di aver perso un rivale in amore) e quindi quando ho raccontato la storiella ai Nani mi sono stupita delle loro reazioni.
Il Nano 1 ha ascoltato tutto con gli occhioni spalancati ed attenti e poi ha detto con gli occhi che gli brillavano "E poi è andato dalla POLIZIA?" Per lui è uno specie di mito: ogni volta che si vede una macchina della polizia o dei vigili o qualche agente è sempre eccitatissimo. Non gli sembrava vero che il suo papà fosse stato realmente in contatto con loro. Quando gli ho detto di si' mi ha ribattuto delusissimo: "ma volevo andavci anch'io!! e volevo vedeve il ladvo!".
Tatà invece per assonanza ha trasformato il ladro in drago. Mi ha ripetuto la storia 2-3 volte con qualche domanda:
- Ma perché il drago ha preso il telefonino di papà?
- ma Tatà non era un drago, era un ladro, un signore che gli ha preso il telefono!
- e poi l'ha portato dove? (inversione francesizzante)
- nella sua casa (bisogna semplificare per i Nani, non potevo certo parlargli di ricettazione etc...)
- E POI L'HA MANGIATO?
Comunque Monsieur non è da compatire troppo: grazie all'assicurazione avrà la versione successiva del suo garnde amore, fra una settimana, e tutti i dati che aveva sul telefono erano stati salvati sull'altro suo amore.
Insomma, mi resta solo una settimana per godermi la presenza di Monsieur in assenza de suo Love.

martedì 8 giugno 2010

Nell'orto ho messo carote, zucchine, pomodori e insalata, che è pronta da mangiare in questi giorni. Salvia, rosmarino, erba cipollina e prezzemolo sono sopravvisuti dall'anno scorso. I lamponi sono già sui rami, ma sono ancora minuscoli e verdi. Ho piantato la lavanda in un angolo del giardino. Le rose sono in fiore. Alcune ciliege dell'albero dei vicini russi cadono nel nostro giardino e le mangiamo con gran piacere.
Il sole fa asciugare il bucato in un battibaleno, in giardino.
Che bella l'estate che comincia!!
(con il Bimby ho fatto delle Danette al cioccolato fondente, i Nani e Monsieur apprezzano).

mercoledì 2 giugno 2010

Il mio Bimby

Lo so che non importa a nessuno, ma dall'inizio dell'anno sono su una nuvola. Non ho un amante, non sono incinta, non sono matta, ma molto meglio di tutto cio': ho un Bimby! E' stato per me la panacea di tutti i mali: consolatore dell'afflitta, sole delle giornate grigie, fonte di creatività nella routine, fedele aiuto nell'adempimento dei doveri di ogni giorno. Meglio di un marito (di qualsiasi marito, non del mio in particolare, Monsieur non preoccuparti).
Si tratta di un apparecchio sensazionale (che sarebbe riduttivo chiamare "robot da cucina") che per una maniaca culinaria è il top.
Ogni giorno da qualche mese faccio nuove ricette, i miei poveri uomini (grande e piccoli) devono passare in continuazione dalla cucina italiana alla francese, dalla sofisticata all'ultra-rapida, dalla tradizionale all'esotica, e il tutto facendo anche qualche complimento ogni tanto...
Questa sera, con la scusa che abbiamo avuto una bella giornata di sole, il Bimby ci ha preparato il gazpacho. Ricetta andalusa, si tratta di una minestra cruda, da servire ghiacciata, a base di pomodori, cetrioli e peperoni, con una buona dose di aglio e cipolla crudi. L'ho servito con uova sode, cetrioli e cipolle a pezzetti, da aggiungere. Visto che non volevo passare la serata a insistere perché i Nani mangiassero (inviti, imboccate, minacce, urla, ultimatum, punizioni etc.) come spesso accade anche con cibi più "normali", ho cercato di preparare il terreno prima di arrivare a tavola: ho fatto vedere la minestra rossa ai Nani e ho detto loro che era speciale, con tanti pomodori, fredda come gelato, e che grattava un po' la gola uccidendo tutti i microbi. (tra aglio e cipolla era un bel po'piccante!) Ebbene, l'hanno mangiata tutta! Non posso dire senza batter ciglio, ma quando dicevano "pica" spigavo loro che era perché stava uccidendo i microbi in gola...
Monsieur ha apprezzato, ma sicuramente non apprezzerà questo mio apprezzamento internettico.
Lo schermo del computer stasera mi rimanda un'aria un po' "aromatizzata" alla cipolla, chissà cos'ha, dovro' portarlo al centro assistenza...

lunedì 29 marzo 2010

BELLA DENTRO

Come tutti i lunedi' sera sono sola perché Monsieur dorme nella città in cui lavora, i bambini sono a letto ed assaporo il silenzio... Fa proprio bene alle orecchie. L'unico rumore, tutto sommato gradevole, è quello della lavapiatti, brava...
E mi dico che dovrei mettermi lo smalto per Pasqua ma le mie unghie sono in uno stato pietoso. E mi ricordo della volta in cui sono andata a farmi fare la "manucure" (pronunciare con la "ü" di "lümbard") prima di partire per Marrakech. La signorina, come tutte le professioniste dell'estetica, aveva il dono di farmi sentire in colpa. Peggio di quando ti vai a confessare e il prete ti dice "da quanto tempo non ti confessi?" Li' almeno puoi sperare nella misercordia.
Invece è come quando vai dalla parrucchiera e prima di iniziare a lavarti i capelli ti dice "quando li ha lavati l'ultima volta?" . Verrebbe volglia di dirle ( e una volta lo faro', è solo questione di tempo e di sicurezza di sè e menefreghismo da acquisire, ... ci sono quasi) "circa 1 mese, ma non mi ricordo esattamente... e lei??".
E quando vai a farti la pulizia del viso ti dice sempre che bisognerebbe farla almeno 1 volta al mese, e la maschera idratante una volta alla settimana... E te lo dice veramente con l'aria seria di chi ti mette in guardia contro un pericolo importante. E io che faccio buoni propositi, e tre anni dopo mi ritrovo li' come una bambina monella presa in castagna.
Dicevo che quando sono andata dalla manucure mi ha detto come sempre che le unghie bisogna limarle e non tagliarle, MAI tagliarle!!! E ogni volta che mi taglio le unghie vengo presa da sensi di colpa che subito cerco di scacciare dicendomi che se le taglio ("adesso non avrei proprio tempo di limarle") ma più tadi le limo è come se le avessi limate... ma poi non le limo mai.
In tutti questi casi le tipe che parlano hanno una specie di autorità che non si sa bene da dove viene ma sta di fatto che hanno il potere di farti sentire uan merdaccia... Mi sembra sempre che appena mi vedono capiscano subito "che genere di donna sono" (orrore), cioè una che non osserva le regole, che non si fa la maschera per il viso una volta la settimana, che non si lava i capelli tutti i giorni, che non vuole il "trattamento" in più dello shampoo perché costa 5 euro di più, che si TAGLIA (sacrilegio) le unghie, che per giunta ha delle pellicine sulle suddette unghie, che non mette tutti i giorni la crema "base per il trucco" ma che si trucca selvaggiamente sulla povera pelle ostruendone impunemente i pori, che mette raramente lo smalto, che non mette crema anti-cellulite (non che non ce ne sia ragione...), e che non si va a far fare la ceretta dall'estetista ma usa il silk-épil... Senza contare che mi tolgo il trucco con le salviette struccanti e non con il latte detergente e il tonico!!
Beh, una volta che tutti questi elementi della mia colpevolezza sono stati colti in qualche secondo dalla signorina in questione, ecco che mi fa la predica.... Per continuare con il poco opportuno parallelo di cui sopra, neanche il prete osa dirti per ogni peccato quello che dovresti fare! Neanche lui ritiene sempre opportuno "farti la morale" insistendo cosi'!
Ma queste donne, sicure della bontà e dell'importanza dei loro consigli per la salvezza della mia pelle, delle mie unghie e dei miei capelli, non lesinano sulle raccomandazioni e sulle minacce velate... Una che le sentisse per la prima volta penserebbe che nel mio caso per esempio, visto che mi trucco da 15 anni (ebbene si'...) dovrei avere la pelle praticamente bucata dai maltrattamenti, le unghie che si sfaldano e i capelli come il mocio Vileda...
Mmm... un secondo, vado a guardarmi un attimo allo specchio....
...
AARRGGHHHH!!!

lunedì 15 marzo 2010

Questo fine settimana siamo stati nella città di mare freddo in cui lavora Monsieur. Ho potuto constatare che non mi racconta fandonie ma che in effetti ha uno studio e un posto sicuro in cui dormire. Molto sicuro.
Siamo andati sulla spiaggia di sassi e Tatà d'improvviso ha cominciato a dirigersi verso qualcosa, indicandola con il dito. Gli ho chiesto cosa c'era e mi ha detto con l'aria più naurale del mondo "un pinguino!" e ha continuato la sua marcia dell'imperatore. Ho immortalato la scena ma non sono riuscita a vedere l'animale...

giovedì 4 marzo 2010

Nonni

Per le cosiddette "vacances" (in questo paese ogni sette settimane di scuola ci sono due settimane di "vacanza", che per le mamme sono tutto fuorché questo) i Nonni, presi da pietà, hanno preso l'aereo e sono venuti a soccorso.
Hanno raccontato storie, regalato penne, caramelle, hanno cucinato, lavato i denti, pulito sederini, calmato rabbie, aggiustato cose rotte da un'eternità, rimproverato Isa per la sua organizzazione "imperfetta", hanno visto l'ora di psicomotricità, incontrato il dottore, fatto bagnetti, messo pigiami, aiutato a mangiare, ...
E adesso sono ripartiti, lasciandomi come quegli animali selvatici che una volta che si abituano ad essere nutriti e aiutati dagli uomini poi non sanno più vivere nella natura...

giovedì 28 gennaio 2010

Handicappato

Ieri Nano 1 a tavola ha detto "Io sono handicappato".
E io, colta di sorpresa: "Ma noo! Perché dici cosi'?".
"Cosi'....-... Dedé è handicappato"
GLUPS.
Lacrima sul mio viso.
Poi un'altra.
Poi un singhiozzo.
Per fortuna Monsieur è intervenuto dicendo "E' vero che Dedé non riesce a camminare, ma forse un giorno camminerà, e poi è meglio non dire che è handicappato, fa un po' fatica a muoversi, ecco tutto".
Nano1 ha detto "Ma perché piangevi mamma, perché sei stanca?"
E poi i Nani erano già ripartiti nelle loro chiacchierine.
Strano che nonostante non abbia mai voluto lesinare sulle parole, nonostante sia sempre stata io la prima ad utilizzare le vere parole e non gli eufemismi, anche con i medici ed il personale che si occupa di Dedé, in bocca a Nano 1 che la diceva per la prima volta, questa parola mi ha fatto tanto male. Abbiamo sempre detto in termini semplici ai Nani che Dedé ha delle difficoltà, ma è come se tutto d'un tratto Nano1 avesse messo una distanza tra sè e il fratello, come se avesse capito che è "diverso" da lui. Come se si fosse "accorto" di quello che fino adesso era un dato di fatto sul quale non si faceva domande.
E' un'evoluzione naturale, lo so, ma fa parte di quei piccoli segni sulla strada che hanno marcato la mia vita con Dedé.
Questo bambino che adesso ha 21 mesi e fa tanta fatica a fare qualsiasi cosa, ma che quando ci riesce è tanto fiero.
Questo piccolo che con il suo sguardo dolcissimo incanta tutti e conquista i cuori.
Quasto Nanetto che non dice sillabe ma che puo' dire "GGH" in mille intonazioni diverse e farsi capire.
Questo cucciolo che ci mette cinque minuti per prendere un oggetto e poi non lo lascia più.
Questo amore che quando riesce a tenere la testa dritta riempie di gioia il cuore della sua mamma, e quando la testa gli cade le fa tanta tenerezza.
Questo bimbo preziosissimo che nella sua debolezza ci insegna ad amare la vita.

giovedì 14 gennaio 2010

Madeleines!

I Re Magi, occupatissimi, mi hanno mandato dei regali per posta. E si vede che davvero leggono nel cuore delle persone (non oso pensare che leggano il mio blog) perché mi hanno regalato il tanto agognato libro Ladurée!!!! E' come lo avevo descritto e sempre sognato. Pieno di ricette stupende, con foto da far venire la bava alla bocca e procedimenti complicatissimi. Per cominciare ho deciso di fare subito una ricetta semplice e per cui avevo già tutti gli ingredienti. Si tratta delle Madeleines. Ne avevo provate già 4-5 ricette diverse prima, alla ricerca della perfezione. Devo dire che questa non è male. Ho fatto la pasta e poi le ho cotte in tre volte. La ricetta dice di far riposare la pasta tutta la notte ma le prime madeleines le ho cotte subito. Le altre due tornate ieri sera e questa mattina. Cosi' ho potuto sperimentare come far venire fuori la famosa "bugnetta" di pasta che le fa somigliere a delle barchette. In sostanza mi sembra che la temperatura del forno debba essere piuttosto alta ed il tempo breve.
Il sapore è molto buono e i bambini e Monsieur le hanno apprezzate con o senza "bugnetta".

domenica 10 gennaio 2010

Italia-Francia

Siamo stati in Italia per Natale e Capodanno. Ho fatto un bellissimo viaggio di andata "da sola" in aereo con tre Nani du cui uno in passeggino, 2 grosse valigie e tre piccole borse. E stato molto avventuroso ma è andato tutto per il meglio. All'arrivo lo zio Tex ci aspettava sulla sua macchina da corsa, con gli occhi piccoli a causa delle abbuffate e delle notti brave, ma pronto per farci provare i brividi delle montagne russe senza neanche andare a Disneyland.
Dopo qualhe giorno di autentico riposo a casa dei nonni, è arrivato Monsieur con tutta la sua carica di energia vitale (mortale per me) quindi dopo tre giorni siamo partiti alla volta di Venezia, in treno, con una grossa valigia, che si è rotta sul percorso, una piccola tre Nani di cui uno in passeggino e la pioggia sulla testa. Belli i ponti a gradini di Venezia con tutto questo armamentario! Per fortuna gli amici che ci hanno accolti sono stati carinissimi ed abbiamo passato dei bei momenti con loro.
Poi siamo tornati nella mia città natale per il compleanno del Nonno e siamo ripartiti per Parigi.
I Re Magi hanno portato ai Nani dei bei regali, in particolare Nano1 ha ricevuto il tanto agognato costume da SPIDERMAL. Per capire come si pronuncia bisogna partire dalla constatazione che i francesi non sono capaci di pronunciare le parole straniere. Infatti per l'uomo ragno dicono spidermàn con la "i" pronunciata "i" e l'accento sull'ultima sillaba. Il Nano ha quindi sentito questo nome ed ha visto il relativo travestimento a casa della mia omonima amica francese. Da quel giorno (circa tre mesi fa) Nano1 diceva in contituazione che avrebbe voluto un costume da SPIDERMAL. Ebbene, l'ha ricevuto! Non si contiene dalla gioia.
Tatà ha avuto una fattoria e un cane di pelouche che è diventato il suo nuovo feticcio, oltre ad altri giochi, e Dedé un bruco musicale molto bello ma che fa fatica a non farsi sottrarre dai fratelloni rapaci.
La vita parigina è ripresa, e quindi anche il bisogno di cucinare per rifugiarmi. Ieri sera ho provato a fare una torta di carciofi che la mia mamma fa buonissima, e che aveva fatto come torta di compleanno per il Nonno diabetico e nemico dei dolci. Ma poiché in questo paese si trovano solo dei carciofi giganti, ispidi e duri, ho preferito (ed è anche molto più comodo) farla con dei fondi di carciofi surgelati che si trovano da Picard*, ed è venuta buona, ma non all'altezza di quella della mamma.
Eccone la ricetta:
Per la pasta briséé:
150 gr di burro
300 gr di farina
1 pizzico di sale
1/2 bicchiere d'acqua
Per il ripieno:
Besciamella (40 gr di burro, 40 gr di farina, 1/2 litro di latte)
Cuori di carciofi molto sfogliati, in modo che siamo interamente mangiabili, tagliati a spicchi e passati in padella con burro finché sono belli rosolati.
Mescolare la beciamella con i carciofi e se si vuole aggiungere un uovo.
In forno per mezz'ora a 200°.
Spero che la mia mamma non mi chieda diritti d'autore troppo elevati, nel qual caso faro' una sottoscrizione pubblica attraverso questo blog per pagarla.
*Picard: catena di supermerati di soli surgelati, che vendono qualsiasi cosa sia commestibile, surgelata: dalle verdure tagliate ai gelati, dai piatti pronti monoporzione al pane e croissants, fino ad arrivare al tacchino farcito di Natale o al salmone in crosta. E' il paradiso degli incapaci in cucina e delle padrone di casa a corto di idee o di tempo. Adattissimo ai francesi, credo che stia mettendo piede in qualche città d'Italia da poco, a causa del triste cambiamento di abitudini degli italiani che rischiano di diventare anche loro stressati isterici e sempre di corsa quindi incapaci di cucinare come i parigini moderni.