giovedì 28 luglio 2011

Fuori dal tunnel

Ce l'abbiamo fatta, siamo sopravvissuti al periodo di fuoco di cui al post precedente.
Ossia: abbiamo traslocato, ho partorito, ho fatto 2 esami. Quelli con tesina li ho rimandati a settembre. Adesso stiamo in una casa più grande, finalmente dotata di ascensore, cosi' posso portare Dedé su e giù senza spaccarmi la schiena.
Quello che Tatà ha chiamato per 3 settimane "il nuovo bebé" (senza precirne il nome, che invece adesso ha imparato) è nato il 23 giugno alle 17 e 4 minuti. Ha cominciato a ciucciare il mio latte appena nato, in sala parto, ed è diventato in breve tempo un professionista della poppata: rapido ed efficace. Risultato: è divetato una palla in poco più di un mese. Il suo nome per il blog sarà Tin-Tin.
Per me è stato un po' uno shock, una volta tornata a casa, accorgermi che Dedé non è più un bebé. Lo so, è sempre cosi' per tutte le mamme cha hanno "un altro" bambino dopo il primo: quello che era "il più piccolo" e che viene spodestato dal nuovo nato sembra sempre enorme. Mi era successo anche ai parti precedenti.
Ma in questo caso il salto è stato ancora più importante: Dedé è un bimbo di tre anni... anche se non sa tenersi dritto e non parla, ma per me era restato un piccolino. Tanti sentimenti si sono fatti a pugni nel mio cuore dopo i 4 giorni di "luna di miele" con il nuovo nato. Mi son detta che è normale che il cuore mi facesse male nei primi giorni al ritorno a casa: doveva ingrandirsi per far spazio a 4 bambini... oltre al resto.
Prima della nascita mi ero preparata a che Dedé fosse geloso del nuovo fratellino. Ma mi ha sorpreso: non sembra esserlo per niente, ride sempre quendo lo vede, gli tocca il piedino e quando Tin-Tin lo muove di colpo, Dedé ride a crepapelle credendo che faccia apposta.
Ma non mi ero preparata alla mia reazione alla compresenza di "due bebé", di cui uno in realtà è un bimbo grande... Non mi sento di descriverla ma è stata davvero dura.
Per quanto riguarda l'aspetto pratico, dopo il trasloco avvenuto l'11 giugno, ho avuto per una setimana l'aiuto straordinario di una donna eccezionale venuta dall'Italia, Irina, con cui ho lavorato anche fino all'una di notte per disfare il maggior numero di cartoni possibile. Avevo una pancia molto pesante ma ho detto al Nano4 che non era ancora il momento di nascere e lui è stato ben contento si starsene in panciolle ancora qualche tempo. Siamo andate più volte all'Ikea, abbiamo montato mobili, li abbiamo riempiti del contenuto dei cartoni, abbiamo fatto buchi nei muri, abbiamo parlato, mi ha dato tanti consigli, ... è stata una settimana molto intensa ma che non scordero'. Stavo in piedi solo grazie a 2 caffé al giorno, senza siesta né riposo.
Naturalmente Monsieur lavorava A 200 km. Inesorabilmente.
Dopo qualche giorno dalla partenza di Irina ho preparato la valigia per la maternità, ho messo i vestitini nel nuovo bebé nell'armadio, e poi gli ho detto sottovoce che ero pronta per accoglierlo e che poteva uscire, anzi che lo desideravo molto per evitare gli ultimi giorni di gravidanza che sono sempre i più duri (avrebbe dovuto nascere il 1° luglio). Nano4, obbediente fin dal grembo materno, il giorno dopo nel pomeriggio ha cominciato a dar segni di arrivo imminente, e poi è nato il pomeriggio successivo. Travaglio lungo e doloroso (altrimenti che travaglio sarebbe?) ma parto buono.
Non ho preso la peridurale (come per Nano2 e Nano3) per scelta, e in questo paese sono considerata una specie di eroina o di masochista o di ecolo-bio-maniaca. In effetti sembra che 98 % delle donne in Francia partoriscano con l'anestesia, e il 2% che resta non ce l'ha non per scelta ma perché è troppo tardi o impossibile farla. Non voglio estendermi sui vantaggi di non averla, ma posso dire che sono molto più contenta cosi'.
Dopo il rientro dalla maternità ho avuto i miei preziosi Genitori per qualche giorno (che santi, a sobbarcarsi una figlia puerpera e 4 Nani ognuno più impegnativo degli altri), e poi la vita vera è cominciata: da sola con i Nani, Monsieur sempe al lavoro e la casa non ancora del tutto a posto. Ho avuto ancora degli angeli che sono venuti ad aiutarmi in qualche momento... Ma devo dire che passando 5 ore al giorno a dare da mangiare a Dedé, più 8-10 pasti di Tin-Tin, più Nano 1 e Nano 2 che fanno storie per mangiare o litigano.... c'è di che andar giù di testa, o fuori di testa, come mi è proprio.
Ma mi dico che il peggio è passato, le vacanze si avvicinano e quando comincerà la scuola sarà diverso...
Nano 1 è un tesoro: vuole sempre aiutarmi. Ha imparato ad aprire le tapparelle e lo fa sempre lui, mi porta le borse, butta i pannolini, culla il nuovo bebé qundo sono impegnata con Dedé e il piccolo urla..., e in più (essendo il fase edipica acuta) mi dice sempre che sono bella, quando metto un vestito che gli piace me lo dice, l'altra sera mi spazzolavo i capelli sotto i faretti alogeni e mi ha detto "i tuoi capelli sono "brillianti" mamma, sono bellissimi con quella luce!". E' il mio ometto.