venerdì 23 dicembre 2011

6 mesi

Tin-Tin, è da sei mesi che sei con noi.
Sei mesi d'amore, sei mesi di coccole, sei mesi di tenerezza, sei mesi di piccolezza, sei mesi di gioia, sei mesi leggeri, sei mesi passati in un baleno...
Piccolo bimbo che hai riportato la leggerezza nel cuore della tua mamma,
i tuoi dolci occhioni blu guardano con stupore e innocenza tutto quello che scopri, ma sanno essere anche furbi e vivaci.
I tuoi fratelli impazziscono per te, si stupiscono della velocità di tutti i tuoi progressi, ti riempiono di coccole.
I tuoi genitori grazie a te ritrovano la semplicità.
Dédé ti osserva intenerito e stupito, e ride quando la mamma ti mangia di baci.
Piccolo Tin-Tin, sei capitato proprio in una famiglia "bizzarra", ma siamo tutti innamorati di te.
Sei la gioia di tutti.

martedì 13 dicembre 2011

Grazie Tin-Tin

Tin-Tin ogni giorno fa una cosa nuova. Un giorno ha cominciato a prendere i giochini, poi un altro giorno a passarli da una mano all'altra, poi da una settimana circa si mette su un fianco. Tre giorni fa ha cominciato a dire delle sillabe tipo "de-de-de te-te-te mmmmm".
Niente di eccezionale, tutto normale: ha cinque mesi e mezzo e si comporta come un bimbo della sua età, che ogni giorno scopre cose nuove del suo corpicino e del mondo.
Ma io non la finisco di stupirmi.
Non mi capacito dei suoi progressi.
Non mi sembra vero che si evolva cosi' in fretta.
Non riesco a credere che possa fare tutto "come un vero bebé".
E' troppo bello, è magico, scorrevole, LIBERATORIO.
Cresce, tiene su la testa da solo, le sue manine diventano sempre più abili, capaci di gesti piccoli e delicati.
Mi sta ri-educando a come si tratta un bambino sano.
Per esempio mi sta insegnando che se gli porgo un giochino non importa che glielo metta nella manina, ma che basta avvicinarglielo e ci pensa lui ad allungare le braccine, aprire le manine e prenderlo.
Per esempio mi ha fatto capire che non occorre che gli tenga sempre la schiena e la testa quando ce l'ho in braccio.
Mi ha mostrato che è capace di ruotare di 180° sul suo tappeto per terra, e lo ritrovo con la testa deve prima c'erano i piedi.
Piccolo grande prodigio, di cui non mi ero resa conto con i primi due Nani.

Punti di vista

Ieri stavo dando da mangiare a Dédé sulla sua seggiolina speciale, munita di tavoletta davanti.
Per intrattenerlo durante il pasto sempre molto lungo (in media più di un'ora) gli avevo quindi dato una delle sue deliziose scarpine rosse con tanto di lacci, con cui lui ama molto giocare.
La suddetta scarpina era quindi posata davanti a Dédé il quale era in cucina con noi (ossia i due Nani "grandi" e la sottoscritta) durante la cena comune.
Tatà: "Ma perché Dédé ha una scarpa?".
Isa: "Per giocare, tanto lo sai che le sue scarpine non sono sporche, visto che lui non cammina".
Tatà: "Ah".
Dopo mezz'ora, finita la cena:
Tatà: "Dédé ha della chance di essere handicappato".
Isa: "E perché?"
Tatà: "Perché puo' tenere la scarpa finché mangia".

lunedì 5 dicembre 2011

Tin-Tin allattato

Il Nano4 prospera. Ha 5 mesi, è rotondo, morbido, tenero e furbetto.
Beve il latte della sua mamma con gran piacere. Bisogna vedere un bambino allattato quando sente che sta per poppare: diventa famelico! Il naso comincia a cercare dappertutto, apre la bocca, striscia la faccia per annusare qualsiasi superficie morbida con cui viene in contatto, chiude gli occhi poi li riapre per verificare se ci ha preso, fa dei rumori da animaletto.... si vede che è proprio l'istinto che lo guida! E poi, una volta attaccato, ciuccia con un piacere e una concentrazione che neanche Monsieur davanti al computer potrebbe gareggiarci.
Si vede che si tratta proprio di una cosa seria: non gli interessano neanche più i giochini!
Ma dopo qualche minuto di poppata, quando la pancina comincia a riempirsi e la fame si fa meno sentire, Tin-Tin ricomincia a giocare: con i miei bottoni o la catenina, con i miei capelli, o si stacca e si guarda in giro poi, come ripreso improvvisamente da una cosa importantissima, si rimette a ciucciare. Il meglio è quando si stacca, mi guarda negli occhi, poi fa un sorriso furbissimo e si rimette a poppare.
Che Nanetto, è proprio il mio amore.