lunedì 28 maggio 2012

Il tallone di Monsieur

Domenica. Relax. Barbecue. Monsieur si rilassa. Gioca persino a calcio. I bambini sono felici di giocare con papà, soprattutto Nano 1.
Monsieur corre, gioca, si ferma, riparte... ma il piede dietro resta a terra mentre la gamba è partita. ZAC.
Il tendine di Achille e di Monsieur si è rotto. Ahi ahi ahi.
Monsieur è per terra, tutti gli amici intorno.
Ahi ahi ahi.
Se si tocca dietro alla caviglia, non si sente più niente. Il tendine rotto si è anche ritirato.
Monsieur ha male, tanto male.
Isa che chiacchierava con amiche un po' più in là arriva, di bianco vestita, e propone l'estrema unzione... "per sdrammatizzare". Un bacio. Ma non basta.
Pronto soccorso, notte in ospedale, operazione l'indomani. Gesso. Altra notte in ospedale. Ci vorrà un bel po' di tempo senza camminare, e poi la rieducazione. (magari fosse una vera ri-educazione! se potessi metterci il naso io oserei proporre qualcosina....)
Ma Monsieur deve lavorare, i clienti lo aspettano.
Monsieur è molto arrabbiato con Achille. Lui deve lavorare invece a causa del tallone di Achille non puo'.
Isa dal canto suo ha sempre la casa piena di persone che la aiutano con i Nani. Un amico li ha persino portati al circo. Cosi' Nano 1 ha potuto smettere di pensare a quello che lo aveva fatto piangere: la sera stessa dell'incidente Nano 1 diceva nel suo lettino "sono triste perché papà si è fatto male per colpa mia perché gli ho chiesto di giocare a calcio".

lunedì 14 maggio 2012

Da tanto

Lo so, lo so che non scrivo da troppo.
Vorrei ma non riesco.
Il tempo ci sarebbe, se si considera il numero di blog culinari che seguo.
Ma mi sento certe volte diversa, certe volte incomprensibile per chi non abbia un bimbo come il mio.
Mi sembra che le gioie e il dolore che Dédé mi da non possano distillarsi in modo potabile da altre persone.
Che per spiegare qualsiasi novità ci vogliano troppe spiegazioni sul contesto.
Ho paura di essere noiosa e patetica.
Mi sembra di essere uscita dal campo delle mamme "normali", e che esse non mi considerino più tale.
Che nessuno possa immaginare che una mamma di un bimbo che non parla né si muove a quattro anni possa essere cosi' felice di averlo, e nello stesso tempo pianga.
Lo so, ci sarebbero tanti altri argomenti su cui scrivere (le torte in primis).
Ma l'essenziale è sempre nei miei pensieri e mi differenzia.
Nano4 si mette in piedi!