giovedì 27 gennaio 2011

Lo SCOOP

Lo scoop è semplice: c'è un altro Nano in arrivo.
Le conseguenze saranno meno semplici...
Siamo tutti molto felici. Specialmente i Nani, che fanno delle domande...
E' la prima volta che sono incinta con dei precedenti figli già "coscenti". Ossia: le altre tre volte i Nani erano talmente piccoli che si rendevano conto di poco, ma adesso è tutta un'altra cosa. Nano1, che ha 5 anni e li porta bene, già si preoccupa che io non mi affatichi troppo e che non porti pesi. Quando saliamo le scale di casa per arrivare al secondo piano, certe volte con Nano3 in braccio e dei sacchi della spesa o altro, cerca sempre di aiutarmi, magari portando un pacchetto di pan carré!
Nano2 come al solito parla meno di suo fratello, ma ascolta con attenzione tutte le risposte che gli do.
Nano3 sorride con gli occhi dolci che gli brillano...
Monsieur è fiero. E lavora, lavora, lavora. Chi non lavora nppure mangi, dice San Paolo. Ma poiché lui lavora, allora mangia. Per fortuna che sua moglie gli prepara delle "spécialités italiennes"...
Dal canto mio, me la passo bene. Di giorno corro e dalle 17 in poi sono in coma, proprio nell'ora "di punta" di bagnetti, cene, ginnastica di Dedé e crisi isteriche dei marmocchi. Gli esami della sessione di gennaio ne hanno risentito un po'... ma non mi sento troppo in colpa.
E poi mangio. Beh, anch'io in fondo lavoro (sulla mia pancia è apparsa la scritta "work in progress" fatta di smagliature), quindi ne ho diritto...
Non so se sia un puro effetto di autosuggestione o meno, ma di fatto ho delle "voglie" di certi cibi un po' strane, tipo di mangiare capellini n.3 Barilla con aglio, olio e peperoncino per tre pasti di fila (di cui uno era la merenda...).
Per i fedeli lettori, è mio dovere informarli che dopo l'avventura del rientro dalle vacanze di quest'estate (sono passati 5 mesi) abbiamo avuto nuove nascite: finita la stagione delle mosche, ecco che sono apparse le tarme alimentari in quantità mai vista... e questa settimana ancora 3-4 vermetti gialli attraversavano impunemente il soffitto della cucina quando sono stati schiacciati senza pietà né sensi di colpa da una mano giustiziera ben protetta dalla Scottex...
Comunque tornando a "noi", mi viene in mente quando ero al liceo e dicevo che non vedevo l'ora di essere incinta per avere delle grosse "te...", e Monsieur molto pio (che a quel tempo non mi conosceva ma mi conosce adesso) mi ha detto "... potresti chiedere al Signore di lasciartele cosi' per sempre..."

lunedì 10 gennaio 2011

low-cost

La compagnia aerea irlandese low cost più conosciuta, di cui noi siamo clienti affezionati, sta un pochino esagerando.
Io ho cominciato a frequentarla nel 2001 per causa di Erasmus (galeotto fu...): costava poco ma era puntuale e l'unica differenza con una compagnia normale era che non ti davano da mangiare durante il volo. Si diceva che riuscisse a tenere i prezzi bassi perché non aveva tutte le spese di vendita in agenzia e perché rispoarmiava sulle hostess, prendendone meno e più bruttine (e basse, pardon, ma è vero).
Poi, con il passare degli anni, abbiamo assisitito all'evoluzione ed abbiamo potuto osservare dall'esterno i frutti dell'immaginazione del loro dipartimento markenting:
- dapprima ci hanno fatto pagare il bagaglio da mettere nella stiva (10 euro)
- poi ci hanno proposto l'assicurazione viaggio al momento della prenotazione online, in cui c'è scritto "seleziona il tuo paese di residenza". Tu credi di doverlo selezionare per procedere invece no, se lo selezioni vuol dire che prendi l'assicurazione. Nella finestrella dove scorrono tutti i paesi, circa a metà della lista, tra "Latvia" e "Lithiuania" c'è anche "assicurazione di viaggio non richiesta". Solo se lo si trova si evitano i 17 euro del costo dell'assicurazione
- in seguito hanno aumentato il prezzo del bagaglio in stiva: 20 euro a tratta
- poi ci hanno proposto di ricevere un sms di conferma della prenotazione, per 1 euro (ma calma molto le anime inquiete)
- poi hanno aggiunto la possibilità di "imbarco prioritario", ossia la possibilità di salire sull'aereo tra i primi, visto che i posti non sono riservati ma chi primo arriva meglio alloggia (8 euro A/R)
- poi hanno portato il prezzo del bagaglio di stiva a 30 euro per un bagaglio di 15 kg, e 50 euro per un bagaglio di 20 kg (prezzo attuale), salvo se si vuole metterlo in stiva all'aeroporto il giorno della partenza, nel qual caso sono 35 euro per 15 kg.
- poi ci hanno proposto di ricevere "i dettagli del volo, i promemoria, gli aggiornamenti meteo" (2,99 euro) (come se altrimenti non ti mandassero i dettagli del volo e dovessi andare un po' a caso per la data, l'ora e il luogo, e come se non fossimo capaci di guardare un sito interenet di previsioni meteo)
- in seguito ci hanno proposto di acquistare il bagaglio a mano Samsonite "approvato dalla Ryanair", conforme "ai requisiti di peso e dimensione" (come fanno a sapere per il peso? e se lo riempio di piombo e pesa 80 kg?), per la modica somma di 79 euro
- Poi hanno portato le "spese per pagamento con carta di credito", che inizialmente erano di 5 euro per una Visa, a 20 euro.
Tutto questo solo durante le prenotazione online.
Qualche giorno prima del viaggio ti mandano una mail di 5 pagine con le "restrizioni per il bagaglio a mano", cosi' sei avvisato: deve assolutamente essere uno solo e di meno di 10 kg e con le misure giuste. Quindi niente borsetta se hai già una piccola valigia: in questo caso i bagagli sarebbero due.
Poi si arriva all'aeroporto il giorno della partenza.
(ah, dimanticavo che bisogna fare il check in online altrimenti sono altri 30 euro se vai al bancone classico)
Ieri partendo dal mio paese natale siamo arrivati con Dédé in passeggino alla coda che precede i controlli di sicurezza. Una specie di hostess pazza, ma veramente pazza, ci ferma e ci dice "Ryanair?" "Si`"."Quanti siete"? "siamo tre, il bambino ha più di due anni" rispondo io (a meno di due anni non si ha diritto a bagaglio né a posto seduto, pur pagando 16 euro a tratta).
Ci guarda, guarda i bagagli (3 valige di taglia regolamentare, più la mia borsetta e la borsa da computer di Monsieur) e dice "Non partite". Al che mi giro verso Monsieur e gi dico forte "BENISSIMO! RESTIAMO QUI!!". Lei si è resa conto di avere un po' esagerato e ha detto "dovete andare a pagare i 35 euro per mettere un bagaglio in stiva".
Non voglio farla troppo lunga (forse è troppo tardi) ma dopo dieci minuti siamo riusciti a passare (senza pagare i 35 euro) in questo modo: abbiamo tolto dalla valigia di Monsieur il suo secondo cappotto, se l'è messo sopra il primo, la mia borsetta è entrata nella valigia di Monsieur, il quale si è messo le seconde scarpe in tasca per far entrare anche la borsa da computer in un'altra valigia. In questo modo avevamo solo 3 valige, Monsieur era un po' ciccione che due cappotti e le sue tasche erano gonfie in modo sospetto. In questo modo ci siamo presentati al controllo di sicurezza, dove per fortuna è andato tutto bene.
Inutile dire che subito dopo i colli si sono moltiplicati e siamo saliti sull'aereo con 3 valige, una borsetta e una borsa da computer, e cappotto e scarpe erano tornati a posto.
Ma nel caso in cui il furbissimo cliente non sia caduto in nessuna delle trappole frega-soldi durante la prenotazione, ecco che durante il volo la Ryanair torna all'attacco. In 1 ora e un quarto di volo le notre orecchie sono state martellate con tutte le offerte possibili:
- cibo caldo (prima)
- cibo freddo e bibite (poi)
- profumi e gadget varii del catalogo
- "sigarette" senza fumo che si possono "fumare" in aereo (esalano nicotina ma non di accendono)
- biglietti della lotteria di beneficienza
- carte telefoniche internazionali ricaricabili
I soli suggerimenti che potrei fare al dipartimento marketing di Ryanair sono:
- prendere hostess e steward un po' più carini, cha magari invogliano di più a comprare tutte le loro inutilità
- proporre i posti con prezzi diversificati come a teatro, per esempio i posti più vicino alle uscite più cari etc.
Devo dire che quest'utimo volo mi ha esasperato nonostante sia abituata alla compagnia low-cost, perché una settimana prima avevamo volato con una compagnia regolare e devo dire la differenza si sente...