giovedì 28 gennaio 2010

Handicappato

Ieri Nano 1 a tavola ha detto "Io sono handicappato".
E io, colta di sorpresa: "Ma noo! Perché dici cosi'?".
"Cosi'....-... Dedé è handicappato"
GLUPS.
Lacrima sul mio viso.
Poi un'altra.
Poi un singhiozzo.
Per fortuna Monsieur è intervenuto dicendo "E' vero che Dedé non riesce a camminare, ma forse un giorno camminerà, e poi è meglio non dire che è handicappato, fa un po' fatica a muoversi, ecco tutto".
Nano1 ha detto "Ma perché piangevi mamma, perché sei stanca?"
E poi i Nani erano già ripartiti nelle loro chiacchierine.
Strano che nonostante non abbia mai voluto lesinare sulle parole, nonostante sia sempre stata io la prima ad utilizzare le vere parole e non gli eufemismi, anche con i medici ed il personale che si occupa di Dedé, in bocca a Nano 1 che la diceva per la prima volta, questa parola mi ha fatto tanto male. Abbiamo sempre detto in termini semplici ai Nani che Dedé ha delle difficoltà, ma è come se tutto d'un tratto Nano1 avesse messo una distanza tra sè e il fratello, come se avesse capito che è "diverso" da lui. Come se si fosse "accorto" di quello che fino adesso era un dato di fatto sul quale non si faceva domande.
E' un'evoluzione naturale, lo so, ma fa parte di quei piccoli segni sulla strada che hanno marcato la mia vita con Dedé.
Questo bambino che adesso ha 21 mesi e fa tanta fatica a fare qualsiasi cosa, ma che quando ci riesce è tanto fiero.
Questo piccolo che con il suo sguardo dolcissimo incanta tutti e conquista i cuori.
Quasto Nanetto che non dice sillabe ma che puo' dire "GGH" in mille intonazioni diverse e farsi capire.
Questo cucciolo che ci mette cinque minuti per prendere un oggetto e poi non lo lascia più.
Questo amore che quando riesce a tenere la testa dritta riempie di gioia il cuore della sua mamma, e quando la testa gli cade le fa tanta tenerezza.
Questo bimbo preziosissimo che nella sua debolezza ci insegna ad amare la vita.

3 commenti:

  1. sono parole bellissime che mi hanno fatto commuovere. mi piacerebbe averi vicina, tenere in braccio Benedetto e coccolarlo, conoscere il suo sorriso.un bacio

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  2. un abbraccio forte forte a te (che sei una splendida mamma) e ai tre Nani, senza parzialità. cinzia

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  3. non ho parole per esprimere la bellezza di quello che hai scritto

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