Dicevamo il mare.
Allora: come fare per andare in spiaggia con la famigliola composta dai 6 personaggi di cui al post precedente. Il secondo giorno di vacanza;
Ebbene:
- svegliarsi (già si comincia male...)
- fare e dare la colazione a tutti: ossia un biberon (preparato da Isa ma dato da Nano 1 o Nano 2 a Nano 4 comodamente stravaccato sul suo passeggino), 2 x latte con cacao, pane abbrustolito e burro o marmellata e succo di arancia, 2 x thè, pane abbrustolito e marmellata, yogurt, succo di arancia, caffè, più la crema pasticcera da fare per Dédé, il quale ci mette circa un'ora per mangiarla.
Il tutto deve essere preparato e trasportato sulla tavola del giardino e riportato in casa naturalemente da Isa. Monsieur scende e si accomoda direttamente al tavolo della colazione, grazie al suo tendine di Achille malatino.
- sparecchiare il tutto, lavare (niente lavapiatti!!)
- mettere tutti in macchina
- guidare fino al mare, con qualche coda
- decidere di andare nel parcheggio vicino alla spiaggia
- avviarcisi, ma essere fermata giusto un attimo prima della catastrofe dall'urlo selvaggio di Monsieur: "ça passe paaaaaaas!". Ossia: se si ha ancora il baule da tetto non si puo' passare sotto quel sadicissimo arco di metallo messo all'ingresso del parcheggio per impedire l'accesso a camper, camion etc, nonché a povere sventurate famigliole che non hanno avuto il tempo o la forza di togliere il baule da tetto appena arrivate a destinazione e une volta scaricate tonnellate di attrezzature, vettovaglie, indumenti, giochi, etc.
- ok, fare marcia indietro sulla strada trafficatissima, e avviarsi verso un piazzale simile a un parcheggio, proprio di fianco.
(nel frattempo mezzogiorno è suonato, l'ora più adatta per portare in spiaggia i bambini, come tutti sanno benissimo. Temperatura al sole: 42 gradi. Ombra non ce n'è)
- parcheggiarsi nel piazzale suddetto
- essere subito abordati da un abbronzatissimo parcheggiatore che vi informa che si tratta del parcheggio riservato al ristorante di spiaggia "Caribù"
- sorridere molto, parlare di Dédé che non puo' camminare e di Tin-Tin che non sa camminare e di Monsieur che fa fatica a camminare
- ottenere cosi' il permesso di parcheggiarsi li' (MERCIIIII!!!!!)
- scaricare 2 passeggini di cui uno che pesa 25 kg vuoto
- scaricare 1 grosso sacco di giochi da spiaggia, 1 borsa di asciugamani etc, 1 ombrellone con piede appuntito di metallo arrugginito (sempre utile in caso di aggressione ma un po' rischioso in presenza di Nani in libertà), 1 borsa termica con bibite e "ghiaccio finto", 4 Nani e 2 stampelle.
- Chiedersi come fare per raggiungere il bagnasciuga. Distanza: 100 metri in linea di sabbia.
- Respirare, farsi coraggio
- Resistere alla tentazione di fuggire, nonché a quella di rimettere tutti e tutti in macchina (tanto ormai è già un forno) e tornare indietro
- Rassicurare Monsieur
- Dare ordini: Nano 1 tu vieni con me e Tin-Tin (nel passeggino) e porti questa borsa, Nano 2 tu resti con papà e Dedé e il resto delle cose.
- Camminare tirando sulla sabbia sotto il sole il passeggino, con borsetta, ombrellone e borsa frigo.
(provare per credere: tirare un passeggino sulla sabbia è une di quelle cose che ti fanno chiedere perché Dio non ha creato la fisica in modo leggermentoe diverso...)
- Arrivare a un un posto che si puo' considerare adatto cioè: vicino all'acqua, lontano dai topless, meno lontano possibile dal parcheggio
- Piantare e aprire l'ombrellone arrugginito, con sforzi enormi e diperati.
- Metterci sotto il passeggino con Tin Tin e la borsa frigo nonché l'altra borsa.
- Intimare a Nano 1 di restare con fratellino, non andare a giocare con l'acqua, urlare se qualcuno vuole prendere lui o Tin-Tin, e aspettare che la mamma torni senza piangere. Lo so che chiedo troppo.
- Con il cuore ormai affaticato, i vestiti appiccicati e i rigagnoli di sudore, tornare alla postazione di Monsieur (nel frattempo resistere alla tentazione di lasciarlo dov'è, fare il bagno e prendere il sole, tanto da solo non avrebbe mai potuto raggiugerci con tutto qualla roba)
- Fare un altro giro come il primo, ma con il passeggino di Dedé, che pieno pesa 38 kg... e tirarlo sula sabbia non è cosi' facile... e in più ancora borsetta (mai più la lasciavo in spiaggia), altra borsa e Tatà da incoraggiare a camminare, nonché Monsieur esasperato dal caldo e dal male...
- Una volta tutti in spiaggia, cercare di rilassarsi....
- Beh, alle 14 eravamo a casa per pranzo (da cucinare naturalemente)....
Non vi dico quant'è stato bello... ( e non dico niente del riportare tutto indietro).
Ma la cosa più bella era vedere la gente sdraiata al sole che ci guardava passare e non alzava un dito...
Ma probabilmente avevano ragione loro, in fin dei conti erano in vacanza e, come dice mio zio "Trulli Trulli chi li fa se li trastulli!".
io avei mangiato in spiaggia..o il pranzo o la colazione...comunque, direi...da NON rifare una "vacanza" così!!!!!
RispondiEliminaIo pensavo che fossimo solo noi a soffrire per andare (e stare) in vacanza...
RispondiEliminaDovrò rivedere la mia soglia di considerazione della sofferenza!!